25 aprile, a Reggio Calabria messa per Mussolini: “Trucidato, è stato omicidio”


L’iniziativa è organizzata da Alleanza calabrese: i partecipanti andranno poi a rendere omaggio alla stele di Ciccio Franco. Il sindaco Falcomatà: “Spero che la Curia sia a conoscenza dell’iniziativa, basata su un presupposto storicamente errato”

Una messa per ricordare i 70 anni della morte di Benito Mussolini e dei “caduti” della Repubblica Sociale Italiana. Mussolini, il Duce, “trucidato” in “un vero e proprio omicidio”. A definirlo così è stata l’associazione che ha organizzato l’appuntamento, in programma per domani, 28 aprile, il movimento politico Alleanza Calabrese. La messa sarà celebrata nella chiesa di San Giorgio al Corso e successivamente i partecipanti si recheranno vicino alla stele di Ciccio Franco, il leader missino dei moti di Reggio Calabria, per un momento di riflessione e di preghiera. Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà chiama in causa il vescovo: “Spero che la Curia sia a conoscenza di questa iniziativa, basata su un presupposto storicamente errato”.

Mussolini lasciò Milano il 25 aprile 1945, dopo alcuni tentativi di trattativa con il Cln. Il Duce fuggì, ma il 27 aprile fu riconosciuto e catturato da alcuni partigiani, guidati da Pier Luigi Bellini delle Stelle (Pedro) a Dongo, sul lago di Como. Il 28 aprile fu fucilato insieme all’amante, Claretta Petacci, a Giulino di Mezzegra. Sull’esecuzione restano versioni contrastanti, ma la responsabilità dell’esecuzione sarà rivendicata dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia con un comunicato del 29 aprile 1945.

messa per mussoliniIl presidente del Movimento Alleanza Calabrese, Enzo Vacalebre, ha evidenziato che “la messa in ricordo di Benito Mussolini ha radici molto lontane. Ma domani il ricordo assumerà un significato più profondo perché ricorre il settantesimo di quello che noi definiamo l’omicidio di Mussolini”. Alleanza Calabrese è un movimento politico autonomista sorto nel maggio del 2006. “Mussolini – ha aggiunto Vacalebre – è stato trucidato con gli altri gerarchi. Fu un’esecuzione vera e propria decisa senza un processo. Ci auguriamo che in molti saranno presenti domani per ricordare i 70 anni di questo omicidio“.

Gli organizzatori della messa hanno realizzato anche un manifesto che è stato postato sul profilo facebook di Alleanza Calabrese. “I camerati reggini – è scritto sul manifesto – ricordano, a 70 anni dal suo omicidio, S.E. Benito Mussolini e tutti i caduti della Repubblica Sociale Italiana, che hanno creduto nell’onore e nella grandezza del popolo d’Italia”

Fonte: ilfattoquotidiano.it

Autore: Comandante Lupo

Ho ricercato e raccolto storie di vita, di guerra, di resistenza. Ne ho pubblicate, altre sono ancora da scrivere. Sono sempre alla ricerca di nuove storie se vuoi aiutarmi nella ricerca contattami.

2 pensieri riguardo “25 aprile, a Reggio Calabria messa per Mussolini: “Trucidato, è stato omicidio””

  1. Segnalazione in controcanto da Mezzegra, notizia odierna, che Vi inoltro.
    29.4.2015
    Patrizia Cordone

    La fine del fascismo a Mezzegra: pietà, dignità, riconoscenza

    L’invito dell’Anpi di ritrovarsi a Mezzegra in occasione dell’anniversario della fucilazione di Mussolini, con l’obiettivo di non lasciare spazio a nostalgici e falsità, è stato raccolto da più di un centinaio di persone di tutte le età e di molte provenienze.
    In un clima assolutamente disteso, con la partecipazione di due piccoli gruppi di musicisti, è stata ricordata la fine del fascismo il 28 ottobre 1945 con l’esecuzione della condanna a morte di quello che era stato il “duce del fascismo” emessa dal Comitato di Liberazione Nazionale in nome del popolo italiano. Nel suo breve intervento, Corrado Lamberti dell’Anpi della Tremezzina ha scandito tre parole: pietà (che non deve mai essere dimenticata, nemmeno dopo la fine di un dittatore), dignità (che significa il riscatto del popolo e della nazione dopo un ventennio di dittatura con una lotta che ha saputo riprendere il controllo della propria storia), riconoscenza (nei confronti di quelle persone che hanno saputo mettere la propria vita e il proprio impegno al servizio di un alto ideale, e anche di quel piccolo nucleo che eseguì la condanna del dittatore, sopportandone poi gli oneri e non certo gli onori).
    Dopo il presidio in piazza 28 prpile e il passaggio al cancello di villa Belmonte, dove la sentenza venne materialmente eseguita, la serata si è conclusa a Colonno, con una “pastasciuttata antifascista”, l’intervento di Valter Merazzi con una sintesi storica sulla Resistenza in territorio lariano, e ancora un po’ di musica. [Fabio Cani, ecoinformazioni]

    Fonte: https://ecoinformazioni.wordpress.com/2015/04/29/la-fine-del-fascismo-a-mezzegra-pieta-dignita-riconoscenza

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