Nasce il 28/7/1882 a Budrio. E’ stato uno dei pionieri del movimento operaio e socialista a Castenaso e per molti anni ha ricoperto la carica di direttore della Cooperativa lavoro, uno dei più importanti complessi realizzato dal movimento operaio in quel comune.
Nel 1920 viene eletto sindaco, ma resta in carica pochi mesi. Il 30/4/21, mentre si trova nella sede della
CdL locale viene aggredito e bastonato duramente perché si rifiuta di dare le dimissioni da sindaco. Il
22/6/22 rassegna le dimissioni da sindaco a seguito della campagna di violenze scatenata dai fascisti nei
suoi confronti. Nel 1922 i fascisti tentano di ucciderlo gettando una bomba a mano nel suo ufficio. Resta ferito e per sottrarsi alle violenze – costretto anche a dare le dimissioni dalla Cooperativa – deve emigrare.
Torna a Castenaso il 6/4/24 per votare, in occasione delle elezioni politiche, ma gli viene impedito di esercitare il suo diritto. Viene picchiato selvaggiamente e riporta una lesione permanente al cervello.
Il 3/1/1935 a Bologna, a causa di quella infermità, si toglie la vita.