Nato il 22/10/1904 ad Anzola Emilia. Nel maggio 1925 fu arrestato perché aveva ricevuto da Roma un pacco di opuscoli del PCI. Un secondo arresto lo subì il 4/2/27 per avere distribuito volantini comunisti. Nella primavera del 1928 fu nuovamente arrestato, con numerosi altri militanti antifascisti, e deferito al Tribunale speciale per riorganizzazione del PCI e associazione sovversiva.
Il 10/7/28 fu assolto in istruttoria e scarcerato. La Commissione provinciale lo avrebbe voluto assegnare al confino, ma il provvedimento venne sconsigliato per motivi sanitari, essendo affetto da tbc. Fu diffidato.
Il 7/11/30 ad Anzola Emilia, per la ricorrenza della repubblica sovietica, furono esposte nottetempo alcuni “stracci rossi”, come si legge in un rapporto della polizia.
Dopo l’arresto venne incarcerato a S. Giovanni in Monte (Bologna) e sottoposto a inumane sevizie. Morì poche ore dopo esservi entrato.
Nel referto medico venne scritto che era deceduto per «paralisi cardiaca». La famiglia accertò e testimoniò che le mani e i piedi presentavano ferite presumibilmente provocate da chiodi, come fosse stato crocifisso