20 settembre 1920 Bologna


Il 20.9.1920 le prime squadre fasciste assalirono il ristorante della Borsa in via Ugo Bassi – gestito da una cooperativa e luogo di ritrovo dei socialisti – e uccisero l’operaio Guido Tibaldi. Continua a leggere “20 settembre 1920 Bologna”

12 gennaio 1922 Bologna viene ucciso dai fascisti Mario Biavati


Nato a Bologna il 14 settembre 1880.
Ex sindacalista di tendenze anarchiche e sempre schierato su posizioni antifasciste, il 12 gennaio viene ucciso da un colpo di pistola mentre usciva dalla sede di una cooperativa di marmisti, della quale era l’amministratore.
Il colpo fu sparato da un ciclista rimasto sconosciuto, ma le indagini di polizia portarono alla tesi di un omicidio politico. La polizia in seguito accertò che il colpo non era destinato a Biavati, ma bensì alla persona che lo stava accompagnando che era stata più volte minacciata di morte dai fascisti e per queste minacce si era trasferito a Bologna da Sala Bolognese.

25 dicembre 1925 Muore a seguito di una aggressione squadrista Vincenzo Fabbri


Fabbri Vincenzo nato il 19/10/1878 a Bologna. Fabbro artigiano. Anarchico. La sera del 24 dicembre 1925 venne aggredito in via del Borgo S. Pietro (Bologna) dove nella sua officina dal fascista Alberto Gelati, “fiduciario” rionale e dai suoi gregari Enrico Nannini, Edoardo Natali ed Edoardo Bentivogli.
Fabbri, uomo di alti principi morali, oppositore del fascismo contestò le richieste di offerta in denaro avanzate dal Gelati e dopo un acceso diverbio lo invitò ad uscire dalla sua bottega.
I fascisti dopo aver intimato agli operai di abbandonare l’officina, lo colpirono con una lima ferendolo al basso ventre. Morì il 25/12/1925. I fascisti in tribunale vennero assolti.

Campomori Luigi


Nasce il 18  aprile 1885 ad Imola. Anarchico.
A soli 19 anni è arrestato per l’affissione di un manifesto anarchico diretto “Ai richiamati della classe 1880”. Attivo nel Sindacato muratori e nel Comitato Pro Stampa Rivoluzionaria, gerente nel 1913 de L’Agitatore.
Il periodico nasce il 1° maggio 1910 con il sottotitolo “Periodico settimanale di azione rivoluzionaria”.
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Pasquale Bulzamini Anarchico


Pasquale Bulzamini nasce a Imola il 17 aprile 1881 da Ercole e Agnese Zuffi. Operaio marmista, emigra in Svizzera nel 1901 in cerca di lavoro, desta sospetti per la sua condotta politica e, nel 1906, dopo uina inchiesta, la polizia di Ginevra dichiara che il Bulzamini è anarchico.
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Gino Lucetti Anarchico


Nasce a Carrara il 31 agosto 1900. Lucetti partecipa alla Grande guerra come «Ardito» nei reparti di assalto. Insieme a lui non sono pochi gli Arditi che abbracciano l’ anarchia, tanto da ritrovarsi uniti nel fronteggiare il fascismo nascente. Nel maggio 1921 prende a sberle uno dei fondatori del Fascio di Avenza ed è costretto a riparare in Francia.
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L’opera di Enrico Baj deve restare esposta


Il 2 settembre l’opera di Baj “I funerali dell’anarchico Pinelli” rischia di ritornare nei bui scantinati dai quali è emersa dopo 40 anni solo recentemente. Quest’opera, dall’indubbio valore non solo artistico, appartiene inequivocabilmente alla storia di Milano; una storia con la quale la città tutta deve sicuramente ancora confrontarsi.

Chiediamo una testimonianza diretta da tutta la cittadinanza affinchè l’opera rimanga fruibile a Milano negli anni a venire.
Un’opera d’arte è un modo per preservare la storia dalla sua riscrittura fissandola in una immagine.
Firmiamo per impedire che anche questo tassello ci venga strappato.

Chi dimentica le vittime, dimentica le ingiustizie, dimentica il presente.

https://www.change.org/it/petizioni/l-opera-di-baj-i-funerali-dell-anarchico-pinelli-deve-rimanere-esposta

Francisco Ascaso


Francisco Ascaso, il cui nome completo è Francisco Ascaso Abadía Almudévar, nasce il 1 Aprile 1901 ad Almudevar (Spagna). In cerca di lavoro si trasferisce a Saragozza, dove si guadagna da vivere facendo il panettiere.

La militanza anarchica

Entra in contatto ben presto con il movimento anarchico, militando nella CNT e nel gruppo d’azione diretta chiamato Los Justicieros (I giustizieri). Nell’agosto 1922, lascia Saragozza per Barcellona, dove raggiunge un altro gruppo d’azione diretta, Los Solidarios (I solidali), del quale fanno parte Buenaventura Durruti, Antonio Ortiz, Joan Garcia Oliver e Gregorio Jover.

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Clodoveo Bonazzi


Nasce il 13/5/1890 a Castel Maggiore, muore a Bologna, 08/09/1955. Figlio di un operaio, dopo aver frequentato la 3a elementare, cominciò a lavorare come garzone muratore e poi divenne operaio fonditore.

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