L’eroe Mussolini e gli immigrati assassini: i fascio-fumetti invadono le scuole


La propaganda nera arriva dalla Germania sotto forma di vignette, graphic novel, opuscoli e libri animati pubblicati dalla galassia degli editori d’ultradestra: amministrazioni e assessori soprattutto di FdI li donano a istituti e biblioteche
30 Marzo 2021

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Strage Sant’Anna di Stazzema, Germania non processa ultimo ex ufficiale SS in vita


Sant’Anna di Stazzema perde ogni speranza di veder processare in Germania Gerhard Sommer, 94 anni, l’ultimo ancora in vita dei 10 ex ufficiali SS condannati in Italia, e mai estradati, per la strage versiliese del 12 agosto 1944, che costò la vita a 560 persone, soprattutto donne e bambini. La Procura di Amburgo aveva archiviato le indagini nel maggio scorso perché l’indagato non era in condizione di affrontare il processo. Di Ilaria Lonigro

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La carne e la memoria


tratto da Carmillaonline

di Luca Baiada

(da «Il Ponte», LXXI n. 1, gennaio 2015)Crimini nazifascisti foto

[Si ringrazia la rivista Il Ponte per la gentile concessione]

La stagione dei settantesimi anniversari delle più gravi stragi nazifasciste – furono compiute nel 1944 – è chiusa, ed è tempo di qualche nota. Prendo spunto soprattutto dalla strage del Padule di Fucecchio del 23 agosto, di 174 morti, perché è delle più gravi e meno conosciute.

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Dachau, rubata la targa con la scritta “Arbeit macht frei”


Il portavoce dei sopravvissuti: “Un crimine e una profanazione, un atto vergognoso”
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Storico accordo fra Italia e Germania: nasce l’atlante delle stragi nazifasciste


Il progetto coinvolge anche l’Anpi e il ministero degli Esteri tedesco. “Chiederemo conto dei crimini di cui si macchiarono le Ss e la Wehrmacht e dei documenti scomparsi sulla Repubblica di Salò” di LUCIA LANDONI Continua a leggere “Storico accordo fra Italia e Germania: nasce l’atlante delle stragi nazifasciste”

10 novembre 1938 la notte dei Progrom.


Germania nella notte fra il 9 e il 10 novembre del ’38 gli ebrei tedeschi, già colpiti nel 1935 dalle Leggi di Norimberga, furono investiti dalla violenza nazista nella “Notte dei cristalli”, o meglio “Notte del pogrom”: centinaia di case e di sinagoghe, migliaia di negozi furono devastati e incendiati, diverse decine di migliaia di ebrei furono internati nei campi di concentramento, innumerevoli uomini, donne, vecchi e bambini furono insultati e percossi, decine di essi persero la vita e, come ammenda dei danni, fu imposto alla comunità ebraica il pagamento di un miliardo di marchi. 

In Italia inizia la progressiva via legalitaria che toglie ai cittadini italiani di ascendenza ebraica ogni diritto, cominciando da quello allo studio per finire con quello alla vita, in parallelo prima e in piena collaborazione poi con l’alleato nazista. 

Così iniziò il cammino verso la Shoah.

PER NON DIMENTICARE

Olocausto. In Germania nasce una app che rivela ex case vittime Olocausto


Roma, 23 ott. (TMNews) – Sugli smartphone in Germania è stata lanciata una nuova app che rivela i nomi e le foto delle vittime dell’Olocausto alle persone che passano vicino alle loro ex abitazioni. “Ciò che immaginiamo è un museo virtuale e fluttuante sopra Monaco di Baviera”, ha commentato la portavoce dell’azienda che ha sviluppato l’applicazione nella capitale bavarese, Martina Bachmann.

“Vogliamo mettere alla luce del sole il destino delle vittime dei nazisti, dare loro un nome e una biografia”, ha aggiunto. Da anni esistono in numerose città tedesche, tra cui Colonia, ed europee, tra cui Roma, gli “Stolpersteine”, letteralmente “pietre d’inciampo”, un’iniziativa del 1996 dell’artista tedesco Gunter Demnig per ricordare gli ebrei deportati nei campi di sterminio nazisti.

La app “Stolpersteine Muenchen” è una versione virtuale di queste memorie, un “monumento digitale contro l’oblio”, ha precisato l’azienda che l’ha creata. Quando un utente con il suo smartphone si avvicina a un edificio dove viveva una vittima dell’Olocausto, sul suo schermo appariranno la foto, la data di nascita e di decesso e altri dettagli biografici della vittima.

Fonte: internazionale.it

23 giugno 1944 a Massalombarda una manifestazione di donne fa liberare 40 rastrellati destinati al lavoro in Germania


Il 22 e il 23 giugno 1944 si combatte contro un tentativo di deportazione a Massalombarda. Nella prima giornata, dopo che reparti tedeschi hanno rastrellato un gruppo di quaranta uomini validi al lavoro per trasferirli in Germania, numerose donne manifestano in piazza, rivendicando che siano liberati. I fascisti locali sono costretti ad intervenire presso i tedeschi affinché i rastrellati siano rilasciati. Continua a leggere “23 giugno 1944 a Massalombarda una manifestazione di donne fa liberare 40 rastrellati destinati al lavoro in Germania”

Germania: no a nuovo processo per strage nazista di Stazzema


di  Luca Fiore

La procura generale di Stoccarda ha bocciato la richiesta di riaprire le indagini su cinque presunti autori dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema ancora in vita, presentata per l’associazione dei martiri della strage dall’avvocato Gabriele Heinecke.
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Nazismo, governo italiano contro gli ex deportati: “No al risarcimento”


Nessun indenizzo. A volerlo non è il governo tedesco, ma la Presidenza del Consiglio dei ministri. Che ha chiesto alla Corte di Cassazione di non accogliere il ricorso presentato a Torino da 173 persone, o loro eredi, trascinate a forza nei campi di lavoro e di sterminio in Germania fra il 1943 e il 1945, durante la seconda guerra mondiale.
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