Diana Sabbi


Nasce il 29 luglio 1922 a Pianoro. Cresce in una famiglia antifascista – due suoi zii erano stati condannati dal Tribunale speciale – nella primavera 1944 entrò a far parte della 62ª brigata Camicie rosse Garibaldi e per tutta l’estate combatte nella valle dell’Idice. In ottobre, con l’avvicinarsi della linea dei fronte, la brigata viene divisa in due gruppi. Uno si dirige a sud per congiungersi con le truppe alleate; l’altro gruppo cerca di raggiungere Bologna e partecipare a quella che si riteneva l’imminente insurrezione popolare. Continua a leggere “Diana Sabbi”

28 luglio 1943 a Reggio Emilia: l’eccidio delle Reggiane


Già tre giorni erano passati dal folgorante annuncio della caduta di Mussolini. Ben poche persone avevano prestato la giusta attenzione al messaggio che il vecchio Maresciallo aveva lanciato all’indomani del suo insediamento come Capo del Governo “…la guerra continua a fianco dell’alleato tedesco… gelosa custode delle sue tradizioni millenarie…”.

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Paracadusti Folgore e inni fascisti, la solita vecchia storia


Sempre negato sempre vero. La scuola dei paracadusti di Livorno è un luogo di formazione di fascisti. Oppure, ma è lo stesso, una scuola militare che seleziona i propri allievi scegliendoli tra quanti manifestano chiaramente un subcultura fascista.

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25 luglio 1944 Colle del Carnaio (FO) i nazifascisti fucilano 27 civili


Antefatto

Il 23 Luglio lungo la strada di Passo del Carnaio, i partigiani uccidono un soldato tedesco; stessa sorte, il giorno successivo, tocca ad altri due, sempre sul Passo. Continua a leggere “25 luglio 1944 Colle del Carnaio (FO) i nazifascisti fucilano 27 civili”

24 luglio 1944 Empoli 29 civili fucilati dai nazisti


Antefatto

Nel tardo pomeriggio del 23 Luglio 1944 alcuni componenti della Brigata Garibaldi “Guido Boscaglia” stavano organizzando nella cittadina di Empoli forme di lotta contro i nazifascisti che occupavano la città.
Alcuni di loro furono sorpresi da otto militari della 29 Panzer-grenadier-regiment che intimarono loro di arrendersi. La reazione di un partigiano armato di Sten fu fulminea: restarono uccisi sette militari. Uno di loro, come riportano alcune testimonianze dirette e dalla documentazione ufficiale, riuscì a mettere in moto il motocarro e fuggire ferito, raggiungendo immediatamente il suo comando in località Terrafino e dando così l’allarme.  Continua a leggere “24 luglio 1944 Empoli 29 civili fucilati dai nazisti”

Le destre populiste e radicali in Europa e in Italia


Un quadro generale di Saverio Ferrari  –  L’ antifascista  –  21/07/2014 Continua a leggere “Le destre populiste e radicali in Europa e in Italia”

Peggio della destra il Partito Democratico che diserta la celebrazione a Livorno per la liberazione della città


La notizia riportata nel sito contropiano.org in queste occasioni l’appartenenza ad un partito dovrebbe essere messa da parte. La Liberazione in Italia fu ottenuta dalla coesione di tutti i partiti e movimenti che credevano nell’antifascismo. Oggi vedendo queste cose, mi chiedo se è ancora un pilastro della nazione l’antifascismo nato dalla Resistenza dove migliaia di giovani donne anziani parteciparono morirono combattendo o a seguito di fucilazioni torture o deportazioni nei campi di sterminio nazisti. Una vergogna che un partito erede degli ideali gramsciani si comporti in questo modo, l’aver perso Livorno alle ultime amministrative non deve essere una scusa.

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Foggia, pestano a sangue due prostitute. Uno degli aggressori è un fascista


Mentre erano in auto sulla Statale 16, nei pressi del deposito della TNT, quattro balordi foggiani, di cui due ancora in corso di identificazione, hanno notato due prostitute romene. A quel punto si sono fermati, sono scesi e le hanno aggredite con spranghe di ferro, piedi di porco e bastoni. Il pestaggio non si è fermato neanche quando una delle due ragazze – di 21 e 22 anni – ha urlato di essere incinta e al quinto mese di gravidanza.

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Francesca Edera De Giovanni (Nome di battaglia Edera)


Nasce il 17 luglio 1923 a Monterenzio. Negli ultimi giorni del gennaio 1943, mentre si trova in un locale pubblico, a Savazza (Monterenzio), si avvicina a un impiegato comunale e, indicando la camicia nera che portava sotto la giacca, dice: «Queste camicie nere… fra qualche anno dovranno scomparire». A causa di una denuncia anonima, viene arrestata il 28 gennaio.

Interrogata dai carabinieri, ammette di avere pronunciato la frase, ma in tono scherzoso perché la camicia non era pulita. Dopo 15 giorni di carcere viene diffidata e liberata. Continua a leggere “Francesca Edera De Giovanni (Nome di battaglia Edera)”

Antonio Marzocchi (Nome di battaglia Toni, Mas)


Nasce il 16 luglio 1920 a S. Giovanni in Persiceto. Presta servizio militare in aeronautica, con il grado di sottotenente, ad Aviano (UD) e Viterbo, dal 2 febbraio 1940 allʼ8 settembre 1943. Dopo avere militato in una formazione partigiana sul monte Falterona a Forlì, nella primavera 1944 entra a far parte del battaglione Sergio della 63a brigata Bolero Garibaldi operante tra S. Giovanni in Persiceto, Anzola Emilia e Calderara di Reno.

Partecipa a numerose rischiose azioni, compresa la liberazione del partigiano Rinaldo Veronesi ferito e tenuto prigioniero dai nazifascisti. Ai primi di settembre assume il comando del battaglione, dopo la morte del comandante Nerio Nannetti (nome di battaglia Sergio).

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